CONSULTI con Luigia Bressan
Transiti di Saturno
Copyright 1996-2014 Luigia Bressan Quali sono gli effetti di Saturno? Indipendentemente dal segno in cui transita, gli effetti di Saturno sono spesso di rallentamento, ritardi, peso, fatica...
Saturno impiega circa 29 anni a compiere la sua rivoluzione, cioè il giro dello zodiaco, una bella differenza, rispetto a Nettuno che impiega 164 anni, o a Plutone, addirittura 248; ma se avete appena avuto un passaggio di Saturno, non dovrete certo aspettare 29 anni per risentire ancora i suoi effetti. Ogni persona ha vari punti sensibili, ricettivi, nella carta del cielo: l’ascendente è uno di questi, uno dei più importanti, ma abbiamo anche la Luna, Venere ecc. Quindi Saturno una volta transita sul nostro ascendente, un'altra volta sulla Luna e così via, per questo possiamo averlo più volte nell'arco della sua rivoluzione di 29 anni.
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Saturno ha 62 lune. La prima ad essere scoperta, nel 1655, è la più grande, Titano. Tra il 1671 e il 1684, furono scoperte le lune Teti, Dione, Rea e Giapeto.
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Gli anelli di Saturno
Gli anelli di Saturno, scoperti nel 1655, sono costituiti da milioni di piccoli oggetti (rocce, silicati, polveri ghiacciate).
Gli anelli iniziano ad un'altezza di 6 600 km dalla superficie di Saturno e arrivano fino ad una distanza che è circa un terzo della distanza della Terra dalla Luna.
Sono divisi in sette fasce, separate da spazi quasi vuoti. Questa distribuzione in fasce dipende tra l’altro dai cosiddetti "satelliti pastori", delle lune di Saturno che orbitano vicino al bordo esterno degli anelli o all'interno di interruzioni degli anelli. Sull’origine degli anelli, ci sono due ipotesi. Una li vede come il risultato della distruzione di un satellite di Saturno, dovuta a una collisione con una cometa o con un altro satellite. L’altra ipotesi considera gli anelli come un residuo del materiale da cui si formò Saturno. Invece uno dei sette anelli deriva dall’eruzione dei vulcani di un satellite di Saturno, Encelado (si tratta di vulcani freddi, che eruttano ghiacci).
Gli anelli di Saturno, scoperti nel 1655, sono costituiti da milioni di piccoli oggetti (rocce, silicati, polveri ghiacciate).
Gli anelli iniziano ad un'altezza di 6 600 km dalla superficie di Saturno e arrivano fino ad una distanza che è circa un terzo della distanza della Terra dalla Luna.
Sono divisi in sette fasce, separate da spazi quasi vuoti. Questa distribuzione in fasce dipende tra l’altro dai cosiddetti "satelliti pastori", delle lune di Saturno che orbitano vicino al bordo esterno degli anelli o all'interno di interruzioni degli anelli. Sull’origine degli anelli, ci sono due ipotesi. Una li vede come il risultato della distruzione di un satellite di Saturno, dovuta a una collisione con una cometa o con un altro satellite. L’altra ipotesi considera gli anelli come un residuo del materiale da cui si formò Saturno. Invece uno dei sette anelli deriva dall’eruzione dei vulcani di un satellite di Saturno, Encelado (si tratta di vulcani freddi, che eruttano ghiacci).
Meditare su Saturno
Saturno è adatto alla meditazione, a differenza di pianeti più impulsivi e dinamici, come Urano.
Anche se tu non hai normalmente l’abitudine di meditare, potresti utilizzare la meditazione giusto per il tempo del passaggio di Saturno, di solito pochi mesi. Meditazione, filosofia, letture possono a volte aiutare, se si inseriscono nella consapevolezza di trovarsi in una condizione di momentanea restrizione della nostra esuberanza, con qualche avversità da affrontare.
L’aspetto inconografico di Saturno può diventare una base su cui lavorare nella meditazione. Pensa ai magnifici anelli del pianeta, alla forza della necessità, alla ruota del divenire, basata su causa ed effetto (e la cui volgarizzazione è divenuta la Ruota della Fortuna, decima carta, come decima è la casa governata da Saturno). Ecco qui sotto una mia rappresentazione della ruota della necessità.
Saturno è adatto alla meditazione, a differenza di pianeti più impulsivi e dinamici, come Urano.
Anche se tu non hai normalmente l’abitudine di meditare, potresti utilizzare la meditazione giusto per il tempo del passaggio di Saturno, di solito pochi mesi. Meditazione, filosofia, letture possono a volte aiutare, se si inseriscono nella consapevolezza di trovarsi in una condizione di momentanea restrizione della nostra esuberanza, con qualche avversità da affrontare.
L’aspetto inconografico di Saturno può diventare una base su cui lavorare nella meditazione. Pensa ai magnifici anelli del pianeta, alla forza della necessità, alla ruota del divenire, basata su causa ed effetto (e la cui volgarizzazione è divenuta la Ruota della Fortuna, decima carta, come decima è la casa governata da Saturno). Ecco qui sotto una mia rappresentazione della ruota della necessità.
Nella composizione che ho realizzato qui, ho utilizzato, abbellendola, un’antica ruota con le attribuzioni (in latino) della casa di Saturno, la decima. Poi ho sovrapposto una ruota del Dharma (la ruota buddhista della legge).
Tra le attribuzioni di Saturno che si leggono nella ruota: il merito e la colpa, il potere (potestà) e la volontà, il libero arbitrio e la predestinazione, la privazione, la conoscenza e l’ignoranza, dunque anche polarità di opposti, tra le quali le più interessanti trovo siano merito e colpa e ancora: perfezione e difetto. Saturno ci chiama a guardare i nostri difetti e a cercare di perfezionarci. L’autocritica è indispensabile per migliorare e superare i nostri difetti, ma non deve diventare pensiero negativo, depressione e simili, dunque, con un transito di Saturno è importante controllare e dominare i nostri pensieri negativi. Sì all’autocritica e alla riflessione, no al pensiero negativo fine a se stesso. |
Nel creare questa immagine, ho inserito il volto bifronte di Giano, una delle espressioni di Saturno, legato alle porte del tempo, in particolare al solstizio d'inverno. Gennaio prende il nome da Giano ed è appunto il mese del capricorno, segno di Saturno. I due volti rappresentano il passato e il futuro, ma sono anche un'allegoria dell'uomo prudente, che tiene in considerazione le esperienze passate nel decidere per il futuro. La prudenza era una delle virtù di Saturno.
Ho inserito il castello fortezza a rappresentare una serie di fattori: la natura costruttiva e paziente di Saturno (si costruisce pietra dopo pietra), la tendenza alla difensiva e ad un certo isolamento (di solito, con i passaggi di Saturno si concede meno facilmente fiducia, ci si lascia andare meno facilmente). Ho rappresentato la tenacia e la costanza di Saturno con l'edera che fa da cornice. L'elemento terra cui appartiene Saturno è richiamato dallo sfondo di mosaico, dal predominio dei colori ocra e, di nuovo, dalla fortezza. |
Natura di Saturno
Vediamo la natura di Saturno, padre di Giove, padre di Chirone e di tanti altri dei. Saturno è in effetti il padre. Ma come, dirai, non è già il Sole, indicatore della paternità? Sì, ma in astrologia abbiamo spesso di questi "doppioni" che non sono doppioni, perché ci sono alcune importanti differenze, ma che comunque permettono di avere più di un elemento per giudicare una carta del cielo. Saturno è il padre inteso nel suo rigore, nella sua severità. Mettiamo di avere il Sole padre in opposizione al duro Saturno, i due pianeti della paternità in rapporto conflittuale tra loro: sarà possibile concludere che la persona ha avuto un rapporto difficile con un padre severo o potrà avere dei problemi a gestire la sua stessa paternità.
Saturno (Cronos per i greci) fu il dio che spodestò ed evirò il padre Urano. In seguito, temendo di essere a sua volta spodestato, divorava i propri figli, man mano che venivano alla luce. Ma la sua sposa, riuscì a salvare e a nascondere l’ultimo figlio, Giove. Per ingannare Saturno, gli diede una pietra avvolta in fasce ed egli la ingoiò, credendo che fosse l’ultimo nato. In seguito, Giove detronizzò Saturno e lo costrinse a vomitare tutti i figli che aveva ingoiato.
Già da queste indicazioni possiamo ricavare alcuni interessanti suggerimenti. Saturno è ambizioso, entra in competizione con il padre e teme poi, a sua volta, il confronto con i figli. Cronos è il dio del tempo, il dio che divora i propri figli e quindi rivela una preoccupazione e un complesso nei confronti della possibilità di un’usurpazione, di una perdita della posizione acquisita, di una caduta dal livello raggiunto, teme il cambiamento, quindi tende alla stabilità.
Saturno è rappresentato come un vecchio che cammina sorreggendosi ad una stampella, porta una falce o una clessidra (simbolo del tempo inesorabile). Saturno, pianeta della vecchiaia, dio che divora i propri figli, governa il capricorno e quindi si oppone simbolicamente alla Luna/cancro, all’infanzia, al nido e al rifugio rassicurante e avvolgente.
Saturno (Cronos per i greci) fu il dio che spodestò ed evirò il padre Urano. In seguito, temendo di essere a sua volta spodestato, divorava i propri figli, man mano che venivano alla luce. Ma la sua sposa, riuscì a salvare e a nascondere l’ultimo figlio, Giove. Per ingannare Saturno, gli diede una pietra avvolta in fasce ed egli la ingoiò, credendo che fosse l’ultimo nato. In seguito, Giove detronizzò Saturno e lo costrinse a vomitare tutti i figli che aveva ingoiato.
Già da queste indicazioni possiamo ricavare alcuni interessanti suggerimenti. Saturno è ambizioso, entra in competizione con il padre e teme poi, a sua volta, il confronto con i figli. Cronos è il dio del tempo, il dio che divora i propri figli e quindi rivela una preoccupazione e un complesso nei confronti della possibilità di un’usurpazione, di una perdita della posizione acquisita, di una caduta dal livello raggiunto, teme il cambiamento, quindi tende alla stabilità.
Saturno è rappresentato come un vecchio che cammina sorreggendosi ad una stampella, porta una falce o una clessidra (simbolo del tempo inesorabile). Saturno, pianeta della vecchiaia, dio che divora i propri figli, governa il capricorno e quindi si oppone simbolicamente alla Luna/cancro, all’infanzia, al nido e al rifugio rassicurante e avvolgente.
Copyright testo e immagini Luigia Bressan 1996-2014.